Novità dal vertice Ue delle scorse ore: il Consiglio è riuscito ad approvare le conclusioni in materia di difesa comune all’unanimità, ma non quelle su Kiev.
Dopo la linea proposta da Emmanuel Macron in tema scudo nucleare francese agli alleati, ecco novità anche dal vertice Ue andato in scena nelle scorse ore a Bruxelles. il Consiglio è riuscito ad approvare le conclusioni in materia di difesa comune all’unanimità, ma non quelle relative all’Ucraina dove c’è stato il veto dell’Ungheria di Orban.
Vertice Ue: l’intesa sulla difesa comune e il veto di Orban
Importanti novità da Bruxelles: il Consiglio Europeo, riunito in via straordinaria, è riuscito ad approvare le conclusioni a 27 in materia di difesa comune, in cui i leader dei vari Paesi hanno affermato all’unisono che l’Ue deve diventare “più sovrana”, “più responsabile per la propria difesa” e “meglio equipaggiata per agire e per affrontare in modo autonomo le sfide e le minacce future e immediate”.
Ben diverso, invece, quanto avvenuto in chiave Ucraina con il vertice Ue che non ha trovato parere comune con il veto di Orban. In questo senso, il Consiglio, piuttosto che approvare un testo modificato e “ammorbidito” per venire incontro all’Ungheria, ha optato per un testo approvato da 26 leader appunto “fortemente sostenuto da 26 Stati membri” su 27.
Il piano per l’Ucraina in 5 punti
Secondo quanto si apprende dai principali organi di stampa, il testo in merito al piano sull’Ucraina prevede fondamentalmente cinque punti. In primis, il testo afferma che “non ci possono essere negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina” e anche che “non ci possono essere negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell’Europa poichè la sicurezza dell’Ucraina, dell’Europa, transatlantica e globale sono intrecciate”.
Tra i vari passaggi si legge anche come “qualsiasi tregua o cessate il fuoco può avvenire solo come parte del processo che porta a un accordo di pace globale” e che “qualsiasi accordo di questo tipo deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili per l’Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe”. Ultimo passaggio ma non per importanza fa riferimento ad una condizione fondamentale: “la pace deve rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.
